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Dai fratelli Garofalo si punta tutto sui vitelli
La gestione ottimale della rimonta è la base per crescere. Questo il parere del titolare dell’azienda bufalina di Grazzanise (CE) che insieme al team Purina ha messo in campo un attento programma per l’allevamento dei giovani animali.
È sempre incoraggiante entrare nelle aziende agricole in cui si percepisce immediatamente che la gestione segue regole precise e oculate. E quando iniziamo a parlare con Vincenzo Garofalo, il titolare dell’azienda agricola F.lli Garofalo di Grazzanise (Ce), ne abbiamo la conferma.
“Sono stati i miei zii Gennaro e Giuseppe, insieme a mio padre Ernesto, a dare avvio all’allevamento di bufale e hanno trasmesso anche a me il desiderio di continuare a percorrere la strada di famiglia”. Erano ben due in origine le stalle gestite dai tre fratelli, alle quali si è aggiunta anche l’attività di trasformazione e vendita, con il progetto del Caseificio La Contadina, che oggi raccoglie il latte di molte delle realtà del casertano. Poi l’arrivo dei primi momenti di difficoltà perché i titolari dell’azienda, come buona parte degli allevatori bufalini della zona, hanno dovuto fare i conti con alcune problematiche sanitarie che hanno costretto loro ad interrompere per qualche tempo le attività. È in quel momento che Vincenzo non accenna a perdersi d’animo e due anni fa decide di prendere il timone della situazione dando il via a una vera e propria ripartenza: l’edificazione di una nuova struttura, l’acquisto di nuovi capi, l’adozione di stringenti misure di biosicurezza, ma anche un rinnovato piano d’azione per il raggiungimento dei suoi ambiziosi obiettivi.
Attenzioni meticolose
“Oggi questa azienda conta 230 bufale in produzione - precisa Vincenzo - ma puntiamo a crescere ancora molto. Quello che mi aspetto per i prossimi anni è di riuscire a riempire nuovamente le altre due stalle di proprietà con la rimonta che nascerà qui. Ecco perché per noi la gestione del reparto dedicato alla vitellaia deve essere impeccabile”.
E infatti è qui che Vincenzo, insieme ai suoi 7 collaboratori, concentra energie e risorse. Le due batterie di stabulazione dei vitelli presenti in azienda vengono gestite con attenzioni meticolose: l’ambiente è pulito e periodicamente disinfettato e negli igloo i vitelli riposano su paglia in abbondanza. Non manca neppure l’attenzione agli aspetti legati all’alimentazione, per i quali il titolare si affida ai consigli del team Purina, nelle figure di Gennaro Squarcia della Concessione Purina Emporio Marotta e di Donato Chiumiento, specialista bufale Purina. “Puntiamo ad ottenere vitelli sani - spiega Gennaro - con accrescimenti costanti e in grado di esprimere al meglio il loro potenziale, anche nelle fasi successive di allevamento.
Obiettivo accrescimento
Per farlo occorre essere presenti sin dai primi giorni di vita: “Abbiamo una banca del colostro - dice Vincenzo - che utilizziamo per alimentare, tramite sonda, tutti i vitelli entro le 6 ore di vita. Questa pratica ci permette di essere sicuri che tutti i vitelli abbiano assunto la giusta quantità di alimento con un’idonea concentrazione di nutrienti e immunoglobuline”.
“Dal secondo giorno - aggiunge Gennaro - utilizziamo latte in polvere e ci avvaliamo di un protocollo di svezzamento che funge da guida sulla quantità di latte da somministrare in relazione all’età e al peso del vitello. Poiché qui l’obiettivo è quello di puntare sugli accrescimenti, riusciamo ad arrivare alla somministrazione di 8-9 litri di latte per capo, prima di iniziare a ridurne la quantità per passare alla sola alimentazione solida”.
Strategia vincente perché al momento della messa a terra, che avviene tra gli 80 e i 100 giorni, i vitelli arrivano a pesare fino a 130 kg. “Nonostante i protocolli adottati, l’approccio all’animale è sempre molto individuale: se un vitello è ancora leggero, allora prolunghiamo di qualche giorno la sua permanenza negli igloo, viceversa se risulta più pesante viene spostato prima nei box multipli”.
"Questa è un’azienda che vuole crescere molto. Non solo quindi non possiamo permetterci di perdere vitelli, ma dobbiamo aspettarci da loro il meglio in termini di accrescimenti e salute"
Piani per il futuro
Box, quelli per il post svezzamento, composti da gruppi di 8-10 animali omogenei per età e per peso così da riuscire a limitare i fenomeni di competizione in mangiatoia. “Qui forniamo per i primi 10 giorni Startina e Manzart - spiega Gennaro - mangimi Purina ideali proprio in questa fase dell’allevamento delle giovani bufale non solo per l’elevata appetibilità, ma anche perché sono studiati per favorire il corretto sviluppo dell’apparato ruminale.
Dai 6 ai 12 mesi di età continuiamo ad offrire il Manzart insieme al fieno lungo a volontà, prima di mettere in campo un piano alimentare in cui si punta ad ottenere il massimo dell’accrescimento degli animali, fino a registrare un incremento ponderale di circa 800 grammi per capo al giorno”.
Il tutto poi per mettere a segno l’obiettivo più grande: avere in stalla bufale in salute e con strutture adeguate alla fecondazione a partire già dai 16 mesi. Per scrivere ancora il futuro dell’azienda firmato, questa volta, Vincenzo Garofalo.
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