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Alla Small Farm è questione di intese giuste
Quella ormai consolidata tra i coniugi titolari dell’azienda agricola di Noci (BA). Ma anche quella instaurata tra questi ultimi e il team Purina, che ha permesso di valorizzare il potenziale genetico degli animali.
"Abbiamo rilevato questa azienda agricola subito dopo esserci sposati, consapevoli che per portarla ai livelli attuali avremmo dovuto lavorare sodo. Oggi, 23 anni dopo, possiamo affermare che è stata la nostra coesione, oltre alla passione per questo lavoro, a farci raggiungere uno dopo l’altro gli obiettivi prefissati”. Eccoci a Noci (BA) dove ci accolgono Martino Martellotta e sua moglie Maria D’Aprile, titolari dell’azienda agricola Small Farm.
“Questa realtà si è evoluta insieme a noi - ricorda Martino - abbiamo lavorato prima per creare una mandria di sole frisone, poi per migliorare la genetica selezionando animali longevi e con una buona struttura di arti e piedi. Infine, è stata la volta dell’aumento del numero di capi”. Decisione, quest’ultima, che oggi che sta subendo un necessario cambio di rotta. La ragione? L’introduzione del robot di mungitura, nuovo prezioso alleato in casa Martellotta: “Per ottimizzarne l’efficienza - spiega Maria - vogliamo tornare alle 60 vacche in produzione. Questo significa anche elaborare dei piani di selezione ancora più mirati, perché questa volta l’obiettivo è avere una mandria omogenea per morfologia, che ben si adatti quindi all’azione del braccio meccanico. Ma c’è un’altra inderogabile condizione per noi: consegnare gli stessi quintali di latte, anche con meno capi in stalla”.
Genetica e alimentazione
“Negli ultimi anni abbiamo utilizzato il seme sessato per accelerare il progresso genetico, ma ci siamo resi conto che i piani alimentari non viaggiavano più di pari passo con i rinnovati fabbisogni delle bovine. Ecco perché abbiamo deciso, più di 10 fa, di affidarci a Matteo Salcuni, Dairy Specialist Purina e a Paolo e Roberto Serio della Concessione Purina Zootech, i quali grazie alle tecnologie presenti nei prodotti che ci hanno proposto, hanno saputo valorizzare non solo il patrimonio genetico dei nostri animali, ma anche le potenzialità dei foraggi aziendali”.
L’altro aspetto è infatti quello della cronica mancanza d’acqua, tipica dell’altopiano della Murgia barese, che rende piuttosto arduo il lavoro di chi coltiva. Tutto dipende dalle annate, ma le possibilità non sono molte: o il foraggio non è sufficiente per sfamare l’intera mandria, oppure la qualità non è eccellente.
Da qui allora la scelta di non fornire le razioni unifeed, ma di completare l’apporto delle materie prime con i mangimi che le bovine trovano in due stazioni differenti: il robot di mungitura e gli autoalimentatori. “Mentre nel robot forniamo la stessa quantità di mangime a tutte le bovine - spiega Salcuni - i siti automatici di alimentazione ci permettono di tararne il peso in relazione allo stadio di lattazione e all’età dell’animale. È qui che alterniamo il Juice Total 150®, alimento che migliora la digeribilità della fibra, e il Performa 170®, in grado di supportare a livello energetico anche le vacche più produttive. Nel robot invece è presente un pellettato molto appetibile, Forward Robot NFC®, che incentiva le bovine all’ingresso alla stazione di mungitura. Il tutto sempre nell’ottica di una vera e propria alimentazione di precisione, grazie alla quale stiamo raggiungendo i risultati produttivi sperati”.
"Abbiamo sempre lavorato per raggiungere degli obiettivi precisi. Questa è stata la chiave che ci ha permesso di raggiungere i risultati attuali".
Le basi per il futuro
Una strategia alimentare che inizia già in vitellaia e che prosegue poi nel reparto delle manze. L’intento è infatti quello di assicurare a ciascun animale, sin dalle prime fasi di vita, il corretto apporto proteico. “Il nutrimento Purina che forniamo dalla nascita fino ai 100 giorni di vita - commenta Maria - fa sì che le vitelle si svezzino nelle corrette tempistiche e che possano crescere sane e forti. Così come il ManzArt® supporta in modo ottimale l’accrescimento delle manze fino ai 12 mesi, contribuendo a costruire il successo produttivo della mandria del futuro e ripagandoci degli investimenti fatti in genetica”.
E a proposito di futuro, Martino e Maria non mostrano alcuna esitazione quando chiediamo loro una previsione per i prossimi anni: “Alleggerire il carico di lavoro - rispondono all’unisono - e migliorare la qualità della nostra vita”. Con la consapevolezza che in stalla c’è il robot a svincolarli dall’obbligo di presiedere alla mungitura, che le vacche girano bene e producono più di prima. Ma anche con la certezza di avere il supporto costante da parte del team Purina."
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