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Il pastone è d'oro se sai utilizzarlo bene
Daniele e Romolo Picollo conoscono alla perfezione il mestiere di ingrassatore e nella loro stalla di Novi Ligure (AL) hanno puntato alla semplicità della razione e ad accrescimenti robusti.
Ingrassare animali da carne è un’arte. Ci vuole occhio nell’acquistare i soggetti giusti, massima attenzione alla loro sanità e soprattutto occorre essere ottimi allevatori, perché la qualità finale del prodotto è un mix di fattori diversi. I macellatori lo sanno bene e lo stesso dicasi anche per i macellai che scelgono per la propria clientela solo carni prodotte con criterio e garbo. Lo noti subito appena entri nella stalla della famiglia Picollo a Novi Ligure (AL) perché c’è una tranquillità assoluta e nessuno dei vitelloni presenti scappa via mentre passi davanti ai loro box, ma tutti continuano a ruminare tranquilli. È il segno tangibile di un allevamento dove la gestione è professionale e dove gli animali sono trattati bene.
D’altro canto quella dei Picollo è una famiglia che ha sempre avuto a che fare con la zootecnia, a cominciare da Pietro, papà di Daniele, che era un apprezzato mediatore di bestiame e che ha contagiato con la sua passione il figlio, che ben presto ha deciso di continuare la stessa strada. Le prime stalle sono del 1980 con posto per 130 animali, tutti francesi di origine: “Limousine, Charolaise e Garonnese sono le tre razze più presenti nel nostro allevamento - racconta Daniele - apprezzatissime dai macellatori con cui lavoriamo, alcuni dei quali sono nostri clienti da oltre 40 anni”.
Rapporti consolidati
La qualità paga e oggi sono quasi 400 i vitelloni presenti, a testimonianza di un percorso produttivo in crescita, con l’ingresso in azienda anche del figlio Romolo, un ingegnere che ha scelto di dedicarsi all’allevamento di famiglia, privilegiandolo all’attività professionale. E questo ha dato nuova linfa a Daniele, con l’obiettivo di non restare certo fermi e di continuare ad espandere l’azienda, visti i positivi riscontri sul mercato.
Parallelamente alla crescita della stalla, sono aumentati anche i terreni coltivati dai Picollo, che oggi coprono una superficie di 200 ettari, fondamentali per la produzione di pastone e di mais, colture alle quali i Picollo hanno anche affiancato il mais alimentare e il pomodoro, per cogliere bene anche nuove opportunità. “Il pastone – ricorda Sergio Ricci, lo Specialista Purina che segue l’azienda – è un alimento sempre più essenziale nelle stalle dove si punta ad accrescimenti importanti e i Picollo sono bravissimi a produrlo e a stoccarlo in trincea con tutti gli accorgimenti necessari. Investendo, ad esempio, anche sugli inoculi, che rappresentano un utile strumento per indirizzare le fermentazioni nella giusta direzione. Con un pastone del genere anche le razioni diventano semplici e oggi a Novi Ligure si usano solo 3 ingredienti: 12 kg di pastone, 1 kg di paglia e 1,6 kg di Nucleo Purina® 340N, con accrescimenti medi di oltre 1600 grammi”.
Massima concentrazione
“Quando c’è da fare il pastone – spiega Romolo, il figlio di Daniele – siamo concentratissimi e non si può perdere tempo perché la rapidità nel prepararlo è la chiave del successo. L’inoculo gioca indubbiamente un ruolo importante, ma anche la preparazione della trincea, mettere i teli di plastica sui lati e comprimere la massa sia durante la preparazione che dopo è essenziale. Il risultato lo vedi in mangiatoia e gli accrescimenti parlano meglio di qualsiasi alto dato. Il nostro pastone è il patrimonio su cui costruiamo il futuro di questa stalla ed è chiara l’attenzione nel prepararlo”.
"Abbiamo sempre allevato francesi e questa scelta ci ha premiato con la clientela".
Spazio al pastone
I broutard Limousine e Charolaise entrano mediamente a 400-420 kg e vengono portati attorno ai 700 kg in circa 6 mesi, mentre i Garonnesi sono sempre un po’ più leggeri in ingresso.
“La scelta di puntare sul pastone – ricorda il Concessionario Purina® Carlo Comaschi – è vincente non solo in termini di incrementi giornalieri, ma anche sotto il profilo del costo razione consente risparmi rispetto ad una analoga razione con trinciato di circa 30 centesimi.
E questo fa la differenza, se riesci ad uscire fuori dai classici schemi”. Ma il coraggio non manca ai Picollo e i risultati si vedono!
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