20.10.2025
4 min(s)

Nel ragusano la tradizione conta ancora

Visita agli allevamenti di Sergio Cannata, dei fratelli Spata e dell'Azienda Adamo.

Dalle nostre parti chi può, porta ancora le vacche al pascolo. Ma questo non significa che si tratti di realtà arretrate o improduttive, anzi, molto spesso è l’esatto il contrario”. Ci aveva avvertito, Alessandro D’Agata di Purina®, quando attraversando in lungo e in largo le campagne del Ragusano in un assolato giorno di primavera, ci eravamo spesso imbattuti in mandrie di Frisone sgambettanti all’aria aperta. Detto, fatto: eccoci nell’azienda che Sergio Cannata conduce con l’aiuto della moglie Donatella: 70-75 vacche in mungitura che da novembre a fine maggio vengono quotidianamente liberate al pascolo insieme alle asciutte, ma che comunque ti sfornano una media di 39 kg di latte per capo al giorno. “Mio padre Antonino – racconta il nostro ospite – allevava le Modicane ma poi, agli inizi degli anni ’80, importammo dal nord Italia il primo nucleo di Frisone, e da allora puntammo decisi sulla bianconera”. Oggi la mandria di casa vanta un’ottima base genetica ed è Sergio a provvedere in prima persona alle fecondazioni, seguendo il piano di accoppiamento concordato con il genetista di fiducia. Stessa impostazione anche sul fronte del piano alimentare: “Sergio Cannata – osserva a questo proposito Alessandro D’Agata, che insieme ad Attilio Chiola e ad Angelo Sofia forma il team Purina® che segue l’azienda dal punto di vista tecnico – è un allevatore molto attento e poco influenzabile, che decide in base ai risultati”. Ed è alla luce dei risultati ottenuti nelle ultime annate che la razione delle vacche in mungitura è attualmente costituita dai foraggi insilati e affienati di casa (una settantina gli ettari disponibili, in parte investiti però a frumento duro) affiancati da una miscela di materie prime e dal nucleo Milk Performer 170 1A di Purina®. Senza dimenticare però che anche le vitelle crescono a suon di Top Start Bir e di Easy Grower (al 28% di proteina grezza), e che fino alla prima gravidanza le manze vengono nutrite con Manzart W33.. “Il mio obiettivo per il futuro? Aumentare la produzione media di latte – sottolinea Sergio Cannata prima di congedarci – in modo tale da raggiungere quella dell’Agricola Alpa (50 kg per vacca al giorno: vedi “Il top della Sicilia che munge”). In quest’ottica sto pensando al robot di mungitura”.

Fieno lungo e mangime

Ci spostiamo sulle colline che circondano la diga di Santa Rosalia per andare a trovare i fratelli Emanuele e Salvatore Spata. A sbarrarci la via d’accesso alla stalla (per altro, nuova di zecca) sono le Brune e le Pezzate Rosse di casa dirette di gran carriera al pascolo. “In quest’azienda – ci segnala ancora il nostro Cicerone, Alessandro D’Agata – vitelle, manze e vacche adulte vanno tutte al pascolo, per tutto l’anno. Cambia solo l’orario: in estate, con il caldo che fa di giorno, ci vanno ovviamente di notte”. Ma nel corso dell’anno a cambiare è anche il regime alimentare: “da dicembre a gennaio – ci spiegano infatti Emanuele e Salvatore Spata – il nostro latte viene destinato alla produzione di Ragusano Dop, per cui l’alimentazione delle vacche è basata su fieno lungo e mangime. O meglio, sul nostro fieno misto di graminacee e leguminose, distribuito in greppia prima e dopo il pascolo nel corso del quale le bovine ingeriscono essenze preziose, e sul mangime finito Purina®, che viene offerto mattina e sera, in sala di mungitura. In estate invece, quando il latte viene consegnato all’industria per essere venduto come latte pastorizzato o per essere trasformato in altri formaggi, possiamo tranquillamente aggiungere anche i fasciati. Che sono sempre di nostra produzione, ovviamente”. È evidente dunque come in questa realtà il risultato produttivo dipenda fortemente, in termini di quantità e qualità del latte, dall’andamento climatico e dall’annata foraggera. “I nostri obiettivi per il futuro? Diciamo che di sogni ne abbiamo parecchi, come ad esempio dotarci di un impianto di raffrescamento”. Nulla da dire, però, sul servizio Purina®: “siamo clienti da parecchi anni, non soltanto per la lattazione, ma anche per le asciutte e la rimonta. Per lungo tempo, tuttavia, la dieta delle vacche in mungitura è stata a materie prime, sempre fornite da Purina®, e integrazione”. Circa due anni fa, nell’intento di spingere su produzione e qualità del latte, i fratelli Spata passano al mangime finito fornito dalla Concessione Purina® Mangimificio Cavalieri di Ragusa: “un’esperienza positiva sotto tutti i punti di vista”, affermano Emanuele e Salvatore prima di salutarci.

Non c'è due senza tre

Il nostro tour siciliano si conclude sulle alture antistanti il centro di Ragusa, nell’allevamento della famiglia Adamo: una cinquantina le frisone in mungitura, alimentate con il fieno di casa, a cui vengono accostati mais e soia e l’integratore Optimizer Buffer di Purina®. “Qui l’obiettivo – ci spiega ancora una volta Alessandro D’Agata – è arrivare ai 30 litri per vacca al giorno con un filo di gas e soprattutto tenendo a freno i costi alimentari”. “Alla fine – sorride Pietro Adamo, mentre il figlio Giuseppe è in campagna a raccogliere il fieno – qualche centesimo ce lo mettiamo in tasca”. A trarre le conclusioni è ancora una volta Angelo Sofia: “Tradizione, legame con il territorio e attenzione al benessere della mandria: sono questi i valori che ritroviamo in ogni visita. Certo, ogni realtà ha le sue caratteristiche, i suoi ritmi e i suoi piani alimentari su misura. Ed è proprio questa varietà a rendere ogni incontro speciale: si scoprono approcci diversi, soluzioni personalizzate e tanta passione”.

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